NEWS

IL FUTURO DEL READY-TO-EAT PASSA DAL PACKAGING ALIMENTARE

1 Dicembre 2025

La rivoluzione delle abitudini alimentari sta trasformando il mercato: sempre più consumatori scelgono cibi pronti al consumo, spinti da ritmi di vita frenetici e dalla necessità di soluzioni “on-the-go”. Questo trend ha imposto al settore degli imballaggi alimentari nuove priorità: sicurezza, shelf-life estesa e ottimizzazione della supply chain diventano requisiti imprescindibili.

Per “ready-to-eat” si intendono alimenti pronti per essere consumati senza preparazione, dai piatti pronti ai prodotti refrigerati o surgelati, dagli snack alle conserve. Negli ultimi anni, questo segmento ha registrato una crescita costante, trainata da esigenze come praticità, velocità di consumo e attenzione alla qualità: il consumatore moderno non rinuncia alla freschezza e alla sicurezza, pur avendo meno tempo per cucinare.

Il packaging gioca un ruolo fondamentale nel sostenere questa evoluzione. I prodotti ready-to-eat sono piuttosto deperibili, poiché privi di conservanti chimici, e questo comporta esigenze precise:

  • Shelf-life prolungata: i cibi pronti sono distribuiti lungo catene di approvvigionamento complesse che possono includere lunghi trasporti, stoccaggio in magazzini e tempi di permanenza più o meno estesi sugli scaffali dei supermercati. Una shelf-life prolungata permette ai prodotti di viaggiare su distanze maggiori e rimanere sugli scaffali più a lungo, supportando la distribuzione su larga scala. Ciò garantisce che il prodotto rimanga integro e appetibile per un periodo sufficiente, riducendo le perdite lungo la filiera.
  • Adattabilità logistica: il packaging deve essere robusto, compatibile con sistemi di refrigerazione e deve resistere a trasferimenti rapidi e frequenti, urti e variazioni termiche, senza compromettere l’integrità del prodotto lungo supply chain complesse e dinamiche, per soddisfare le aspettative dei consumatori moderni in termini di freschezza e disponibilità immediata.
  • Barriera protettiva: solo un packaging con materiali idonei al contatto alimentare può prevenire contaminazioni microbiche, crescita di batteri e muffe, e reazioni indesiderate come ossidazione, irrancidimento o alterazioni di colore e consistenza.

Per Resaplast, questi requisiti sono driver di innovazione e differenziazione. L’azienda realizza contenitori in polipropilene (PP) alimentare, progettati per rispondere alle esigenze di diversi segmenti ready-to-eat, tra cui gelati, monoporzioni casearie, taralli, olive e altre conserve.

I punti di forza dei packaging Resaplast sono tre:

  1. Shelf-life ottimizzata: grazie al PP che assicura una shelf-life estesa e a sistemi di chiusura efficienti e performanti, con coperchio (anche ermetico) e sigillo di garanzia o predisposti alla termosaldatura, i packaging Resaplast garantiscono un effetto barriera elevato, isolamento termico, resistenza agli sbalzi termici e inerzia chimica, mantenendo intatta la qualità originaria dei prodotti vulnerabili come i ready-to-eat.
  2. Performance logistiche elevate: pur essendo leggeri, gli imballaggi Resaplast sono resistenti a urti e pressioni meccaniche, stabili, ideali per supply chain complesse e ritmi di distribuzione intensi perché scongiurano il rischio di danno, rottura e rilascio di sostanze indesiderate.
  3. Sicurezza alimentare certificata: il PP utilizzato è certificato MOCA ed è uno dei materiali più sicuri per il contatto alimentare, garantisce protezione e totale assenza di alterazioni delle caratteristiche organolettiche dei vari prodotti pronti al consumo, per i quali la sicurezza igienico-sanitaria è un requisito imprescindibile.

Noi di Resaplast interpretiamo le sfide del comparto dei ready-to-eat offrendo contenitori ad alte prestazioni tecniche, sicuri e funzionali: strumenti che permettono al prodotto di arrivare al consumatore nelle migliori condizioni, bilanciando qualità ed efficienza operativa.

Perché quando la shelf-life diventa cruciale e le supply chain si fanno complesse, la scelta del giusto imballaggio diventa la chiave per il successo del prodotto.

Packaging alimentare: le sfide del settore come leve di crescita

L’industria italiana della plastica: competitività e circolarità guidano la transizione del settore

Vaschetta o barattolo: qual è il miglior packaging per il gelato confezionato?