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COME L’ECONOMIA CIRCOLARE STA TRASFORMANDO IL PACKAGING

30 Dicembre 2024

L’attenzione verso l’ambiente e le pressioni crescenti riguardanti la sostenibilità hanno portato il settore degli imballaggi ad abbracciare con forza il modello dell’economia circolare.

Questo approccio mira a superare le logiche tradizionali del modello lineare “produzione, utilizzo e consumo”, basato sullo sfruttamento massiccio delle risorse e sulla generazione di enormi quantità di rifiuti, promuovendo una visione innovativa che punta a ridurre gli sprechi, ottimizzando le risorse e creando valore a partire dai materiali di scarto.

L’economia circolare rappresenta una rivoluzione nel modo di produrre e consumare, basata sul riutilizzo, riciclo e sulla rigenerazione dei materiali. Questo modello consente di estendere il ciclo di vita dei prodotti, trasformando gli imballaggi da rifiuti a risorse.

In particolare, nel settore alimentare, la progettazione dei packaging diventa una sfida cruciale. La filiera è chiamata cioè a ripensare agli imballaggi e al loro relativo ciclo di vita, trasformandoli in una risorsa virtuosa.

Per noi di Resaplast, questo approccio non è solo una scelta etica, ma una responsabilità concreta. I nostri imballaggi sono concepiti, infatti, per minimizzare il loro impatto ambientale, senza perdere di vista la loro mission principale, ovvero preservare l’alimento contenuto e informare il consumatore finale.

Un packaging alimentare capace di adattarsi ai principi dell’economia circolare è, quindi, un imballaggio progettato per ridurre l’impatto ambientale sia nella fase di produzione, grazie alla riduzione delle emissioni di CO2, sia alla fine del suo ciclo di vita, grazie alla possibilità di riciclo, ricondizionamento o riutilizzo. 

 

LA REGOLA DELLE 5R

Alla base dell’economia circolare per una gestione sostenibile dei materiali e dei rifiuti ci sono cinque principi fondamentali:

- RIDURRE i rifiuti attraverso il ripensamento del prodotto in ottica di riciclabilità e riutilizzo.

- RIUTILIZZARE un prodotto che può ancora funzionare adeguatamente porta all’estensione del suo ciclo di vita.

- RICICLARE un materiale di scarto trasformandolo in una nuova materia di pari o inferiore qualità permette di trovare nuove destinazioni d’uso, riducendo la quantità di rifiuti, le emissioni e risparmiando l’energia necessaria per crearne di nuovi. 

- RACCOGLIERE attraverso la raccolta differenziata permette di ridurre la quantità di rifiuti presenti nelle discariche e risparmiare così materie prime ed energia.

- RECUPERARE il rifiuto ultimo, come i materiali di scarto, valorizzandoli e trasformandoli in materia prima seconda.

 

Noi di Resaplast sosteniamo che un contenitore è un elemento di scarto solo se sprechiamo l’occasione di riciclarlo.

I nostri packaging, realizzati in polipropilene per alimenti, sono progettati per essere completamente riciclabili e riutilizzabili. Inoltre, grazie alla collaborazione con aziende specializzate nel ricondizionamento e nella produzione di materia prima seconda, i nostri materiali di scarto vengono trasformati in risorse e incorporati in nuovi prodotti, alimentando un ciclo virtuoso.

Inoltre, puntiamo su soluzioni di design orientate alla circolarità, progettando packaging più leggeri e semplificati nella composizione, e sull’utilizzo esclusivo di energia rinnovabile nei processi produttivi. L’adozione di macchinari ad alta efficienza e a basso consumo energetico completa il quadro di un impegno concreto per ridurre le emissioni e l’impatto ambientale generale.

 

Nonostante i progressi, la strada verso una piena transizione all’economia circolare è ancora lunga e richiede un impegno collettivo.

Per noi di Resaplast, questo percorso rappresenta una missione quotidiana, in cui ogni imballaggio progettato in ottica circolare segna un passo avanti verso un futuro più sostenibile e un mondo più green.

L’evoluzione del packaging alimentare tra sostenibilità e innovazione

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